L’Inositolo

L’inositolo è la vitamina B8, un carboidrato semplice ed essenziale per il corretto funzionamento del nostro corpo che la utilizza per svariati processi metabolici. Come l’insulina, l’inositolo ha proprietà altamente anaboliche, stimola la resistenza e di conseguenza la crescita muscolare.

L’inositolo fa parte della famiglia del complesso vitaminico B, ma non va confuso con l’hexaphosphate dell’inositolo o con l’hexanicotinate. Tra gli alimenti principali che sono ricchi di questa vitamina, troviamo la frutta a guscio, i fagioli, la crusca, i cereali (tra cui l’avena e il riso integrale), i meloni cantaloupe, le banane e le arance. Purtroppo però, tutto l’inositolo presente nel cibo non è direttamente assorbibile dal corpo.

L’inositolo viene usato dal corpo per la formazione delle membrane e il corretto funzionamento delle cellule. Gli atleti lo utilizzano prevalentemente per la sua proprietà di assistere nella trasmissione del segnale nervoso e il trasposto dei lipidi. Questo fa sì, che i muscoli si contraggono più efficacemente e il corpo utilizza prevalentemente grasso per l’energia durante l’allenamento. Inoltre, l’inositolo abbassa il colesterolo, è partecipe nell’attività enzimatica e nel mantenere gli estrogeni sotto controllo prevenendo la formazione di nodi al seno. Migliora il funzionamento dei reni e può essere usato per curare la depressione, l’Alzheimer, gli attacchi di panico e il disturbo ossessivo compulsivo. È efficace anche come analgesico locale e può prevenire i diffetti del tubo neurale come la spina bifida in soggetti in sviluppo.

Per un body builder, la proprietà dell’inositolo più importante è quella di incrementare la sensibilità insulinica. Incrementa anche l’assorbimento della creatina, un altro elemento altamente anabolico.

Chi dovrebbe prendere l’inositolo e quali sono i sintomi di carenza

Le persone che necessitano di integrare l’inositolo nella propria dieta sono principalmente i diabetici, persone che soffrono di galattosemia (l’incapacità del corpo di metabolizzare lo zucchero galattosio), disfunzioni renali croniche, l’Alzheimer, la sclerosi multipla, stress post-trauma, chi è sovrappeso e gli alcolisti in cura. L’inositolo, infatti, aiuta a regolare gli zuccheri nel sangue e prevviene l’accumulo del grasso nel fegato prevenendo così la formazione del fegato grasso, molto comune nelle persone sovrappeso e in chi soffre da dipendenza d’alcol. I soggetti depressi sono spesso carenti di questa vitamina e possono trarre beneficio con l’integrazione. Così come anche le persone che fanno un frequente uso di antibiotici.

I sintomi di carenza possono includere la perdita di capelli, costipazione, i livelli di colesterolo innalzati e l’eczema. Una carenza cronica può risultare in alterazione del funzionamento del sistema nervoso e di conseguenza in disturbi neurologici.

Il dosaggio consigliato e gli effetti indesiderati
Come per tutte le vitamine, anche per l’inositolo non c’è un dosaggio ben preciso. Questo dipende a seconda dei bisogni fisiologici della persona. La dose giornaliera raccomanda si aggira intorno ai 100mg, ma gli studi lo dimostrano efficace a dosaggi di 500mg al giorno.

Le donne gravide devono consultarsi con il proprio medico prima di iniziare con l’integrazione, siccome l’inositolo stimola le contrazioni e può portare ad un parto prematuro. Anche per le persone ADHD (Disturbo di attenzione e iperattività), l’uso è sconsigliato per evitare il peggioramento dei sintomi.
Per alleviare i sintomi della depressione, l’ansia e il disturbo ossessivo compulsivo, si è dimostrato invece efficace un dosaggio di 12-18 grammi al giorno. Nonostante il dosaggio alto rispetto a quello raccomandato, non sono stati dimostrati alcuni sintomi di tossicità di questo elemento. Un indicatore di sovradosaggio, come per molte vitamine, è invece la diarrea.

L’inositolo è soprattutto un valido aiuto per le donne che soffrono di ovaie policistiche (eng. PCOS). Un sintomo di questa sindrome è la resistenza insulinica e il diabete di tipo 2. In alcuni paesi, per curare i sintomi, si ricorre alla metformina che aiuta a ridurre i livelli di insulina e regola il ciclo mestruale. La metformina riduce principalmente la produzione del glucosio, mentre l’inositolo lavora sulla cellula, la stimola ad aprirsi e ad accomodare il glucosio.

Le donne che fanno uso di inositolo per alleviare i sintomi delle ovaie policistiche, hanno risultati molto soddisfacenti anche perché sembra che il loro corpo non sia in grado di utilizzare propriamente proprio questa vitamina, il che risulta in livelli di insulina rialzati e diabete di tipo 2. A questo proposito, uno studio che ha preso in considerazione 128 donne con ovaie policistiche, alle quali venivano somministrati 1,5g di inositolo al giorno, dimostra la sua efficacia nella riduzione del peso, per l’ovulazione e nell’incremento della possibilità di rimanere incinte.

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